martedì 9 dicembre 2014

Cream-Fresh Cream

I Cream sono stati una band rock britannica attiva tra il 1966 e il 1968, formati dal chitarrista Eric Clapton, dal bassista Jack Bruce e dal batterista Ginger Baker, furono il primo supergruppo della storia.
Nei soli tre anni di attività il gruppo riuscì a pubblicare tre album e a vendere 15 milioni di dischi. Dopo lo scioglimento del gruppo, i tre componenti ebbero delle carriere molto diverse tra loro: Clapton divenne uno dei musicisti più conosciuti del mondo, grazie a canzoni come Layla e Cocaine, Bruce collaborò con artisti jazz, mentre Baker si dedicò alla world music. Tuttavia, la band si riunì in due occasioni: nel 1993, per suonare alla cerimonia della loro introduzione nel Rock and Roll Hall of Fame, e nel 2005, esibendosi in quattro concerti al Royal Albert Hall di Londra e in due al Madison Square Garden di New York.
L'emittente VH1 ha classificato il gruppo al sedicesimo posto tra i 100 migliori artisti rock di sempre.
Il nucleo del gruppo era compo­ sto da due allievi di Mayall: Eric Clapton, l'unico che abbia avuto a quei tempi la possibilità di scrivere il suo nome accanto a quello del maestro sulla copertina di un disco (Bluesbreakers - John Mayall with Eric Clapton) e Jack Bruce, bassista. Fuoriusciti dal gruppo i due si unirono al batterista Ginger Baker per formare i Cream, il pri­mo del genere blues-rock della storia della musica rock contemporanea. I tre avevano alle spalle una cer­ta esperienza musicale. Jack Bruce (nato nel 1943), era passato tra il 1963 ed il 1966 attraverso le file dei maggiori complessi blues londi­nesi, dalla Graham Bond Organisa­tion a Manfred Mann fino ad appro­dare ai Bluesbreakers; Peter Gin­ger Baker (nato nel 1939), prima di arrivare alla batteria, aveva suo­nato la tromba per molti gruppi di jazz come le band di Acker Bill e Terry Lightfoot. Quindi era passato, nel 1962, a sostituire Charlie Watts nei Blues Incorporated di Alexis Korner e nel 1963 nelle file della Graham Bond Organisation dove era rimasto fino al 1966. Eric Clap­ton (nato nel 1945), aveva forma­to il suo primo vero gruppo nel 1963: i Rooster. Affascinato dall’ondata blues, aveva fatto parte fra il 1963 ed il 1966 della line-up di numerose band di grosso nome come Engineers, Yardbirds e i Bluesbreakers di John Mayall.
Il loro modo di fare musica, la loro capacità di fondere il blues classico all'hard rock e alla psichedelia, unitamente alla loro straordinaria capacità di fare dell'esibizione live un vero e proprio sfoggio di potenza, tecnica e improvvisazione, hanno segnato generazioni di musicisti a partire dai primi anni settanta fino ai nostri giorni. Il debutto ufficiale fu una trionfale partecipazione, datata 3 luglio 1966, al Windsor Jazz & Blues Festival; fin dal suo esordio la formazione viene così immediatamente accreditata dal pubblico e dalla stampa come la novità musicale del momento; numerosissime sono le apparizioni alla BBC nel corso della trasmissione Saturday Club e alla radio, dove sono ospiti del leggendario Rhythm and Blues Show. Tutto ciò ancor prima che l'LP d'esordio, intitolato Fresh Cream, venga registrato.
Fresh Cream è stato l'album di debutto, pubblicato nel dicembre del 1966 dalla Polydor Records. Raggiunse la sesta posizione in Inghilterra e la 39 negli Stati Uniti.
Fresh Cream è formalmente un album di blues revival: ha la struttura, la durata delle canzoni, i pezzi e le cover di grandi bluesman. E poi ci suona Eric Clapton, che usciva da due esperienze illuminanti come quelle con Yardbyids e Bluesbreacker di John Mayall., che gli avevano fruttato il titolo di enfant prodige del blues-rock, mentre a Londra i muri erano coperti dalle scritte "Eric Clapton is God". Capirete bene che ci troviamo di fronte ad un gruppo eccezionale, uno dei migliori power trio che abbiano mai deciso di deliziarci con buona musica, se non fosse per il fatto che la loro influenza sui decennni a venire è immensa, e gruppi meno famosi inizieranno già ad emularli sin dal 1968. In tutto, dal basso di Jack Bruce, una delle voci più spettacolari degli anni '60, al ritmica di Ginger Baker, il primo vero drum-hero della storia, colui che fu capace di trasformare uno stumento da semplice accompagnatore a coprotagonista: ascoltatevi Toad, un delirio di assolo di batteria. Ci sono anche tre cover, riarrangiate e rimescolate negli assoli e nella dinamica: Four until late, del maestro dei crossroads Robert Johnson, Rollin' and tumblin' di Muddy Waters, Spoonful del bassista Willie Dixon, I'm so glad di Skip James, e la ballata tradizionale Cat's squirrel. Si tratta dunque di un disco a metà tra il tributo dei grandi del blues e per metà composto da canzoni nuove.
Questo è uno dei capolavori del rock, per importanza e bellezza, undici brani, undici perle ascoltate questo lavoro, perchè solo così capirete come, assieme a Disraeli Gears, abbia avuto la sua importanza nel rock.
Tracce:
1. I Feel Free
2. N.S.U.
3. Sleepy Time Time
4. Dreaming
5. Sweet Wine
6. Spoonful
7. Cat's Squirrel
8. Four Until Late
9. Rollin' And Tumblin'
10. I'm So Glad
11. Toad






venerdì 21 novembre 2014

John Mayall Blues Breakers With Eric Clapton

John Mayall (Macclesfield, 29 novembre 1933) è un cantante, armonicista, chitarrista, e tastierista inglese di fama internazionale, per lungo tempo il punto di riferimento fondamentale per la scena blues del suo paese.
Il suo complesso, i Bluesbreakers, ha rappresentato la formazione di transizione e di connessione tra il blues revival degli anni cinquanta e il blues rock degli anni sessanta.
Particolarmente capace nella scoperta di grandissimi talenti, dal gruppo di Mayall sono nati musicisti come Jack Bruce, Eric Clapton, Mick Taylor, Larry Taylor e Peter Green.
Tra gli album più significativi: Blues Breakers with Eric Clapton, Crusade, The Turning Point, 'Jazz Blues Fusion, Blues from Laurel Canyon.
Fin dall'infanzia si appassionò ai musicisti blues americani fra cui Leadbelly, Albert Ammons, Pinetop Smith, and Eddie Lang, e imparò da autodidatta a suonare il piano, la chitarra e l'armonica.
Nel 1956, cominciò a suonare blues con gruppi quasi professionistici, "The Powerhouse Four" e, in seguito, "The Blues Syndicate". Sotto l'influenza di Alexis Korner, si trasferì a Londra e formò i "John Mayall's Bluesbreakers".
I Bluesbreakers erano una specie di banco di prova per musicisti blues, e ci furono diversi cambi di componenti prima dell'arrivo di Eric Clapton, con il quale il gruppo raggiunse il suo primo successo commerciale. Dopo che Clapton lasciò per fondare i Cream, i Bluesbreakers presero fra le loro file una serie di altri musicisti notevoli, fra cui Peter Green, John McVie, Kal David e Mick Taylor. Si riportano le parole di Eric Clapton: «John Mayall ha gestito una scuola per musicisti incredibilmente buona.»
Nei primi anni settanta, Mayall raggiunse il successo commerciale negli Stati Uniti e si trasferì al Laurel Canyon, a Los Angeles. Là ebbe un'importante influenza sulle carriere di musicisti come Blue Mitchell, Red Holloway, Larry Taylor e Harvey Mandel.
Mayall da allora ha continuato a suonare e dare concerti, ricostituendo anche i Bluesbreakers nel 1982.
Il 29 novembre 2003 ha effettuato un concerto a Liverpool portando sul palco, tra gli altri, Eric Clapton e Mick Taylor.

John Mayall Blues Breakers With Eric Clapton
E' il secondo album (1966) di John Mayall con Eric Clapton.
La scaletta dell'album presenta sette cover e cinque brani nuovi, scritti da Mayall.

Tracce
1. All Your Love (Otis Rush / Willie Dixon)
2. Hideaway (Freddie King / Sonny Thompson)
3. Little Girl (John Mayall)
4. Another Man (Trad. Arr. John Mayall)
5. Double Crossing Time (John Mayall / Eric Clapton)
6. What'd I Say (Ray Charles)
7. Key to Love (John Mayall)
8. Parchman Farm (Mose Allison)
9. Have You Heard (John Mayall)
10. Ramblin' on My Mind (Robert Johnson)
11. Steppin' Out (L.C. Frazier)
12. It Ain't Right (Little Walter)

Edizione doppio CD del 2006, pubblicato dalla Decca Records
CD 1 (The Original Mono Album and 1969 Stereo Mix & Mono Mix, April 1966)

1. All Your Love
2. Hideaway
3. Little Girl
4. Another Man
5. Double Crossing Time
6. What'd I Say
7. Key To Love
8. Parchman Farm
9. Have You Heard
10. Rambling On My Mind
11. Steppin' Out
12. It Ain't Right (Stereo Mix - 28th November 1969)
13. All Your Love
14. Hideaway
15. Little Girl
16. Another Man
17. Double Crossing Time
18. What'd I Say
19. Key To Love
20. Parchman Farm
21. Have You Heard
22. Rambling On My Mind
23. Steppin' Out
24. It Ain't Right

CD 2 (Bonus Disc)

1. Crawling up a Hill (Mono from BBC Saturday Club Session 26/4/65)
2. Crocodile Walk (Mono from BBC Saturday Club Session 26/4/65)
3. Bye Bye Bird (Mono from BBC Saturday Club Session 26/4/65)
4. I'm Your Witchdoctor (Mono)
5. Telephone Blues (Mono)
6. Bernard Jenkins (Mono)
7. Lonely Years (Mono)
8. Cheating Woman (Mono from BBC Saturday Club Session 25/10/65)
9. Nowhere To Run (Mono from BBC Saturday Club Session 25/10/65)
10. I'm Your Witchdoctor (Mono from BBC Saturday Club Session 25/10/65)
11. On Top Of The World (Take Two Previously unreleased stereo mix from 2/12/65)
12. Key To Love (Mono from BBC Saturday Club Session 14/3/66)
13. On Top Of The World (Mono from BBC Saturday Club Session 14/3/66)
14. They Call It Stormy Monday (Live at The Flamingo Club 17/3/66)
15. Intro into Maudie (Live)
16. It Hurts To Be In Love (Live)
17. Have You Ever Loved A Woman (Live)
18. Bye Bye Bird (Live)
19. Hoochie Coochie Man (Live at The Flamingo Club 30/4/66)

Formazione 

John Mayall-  voce solista, organo, pianoforte, armonica 
Eric Clapton-  chitarra, voce solista in  Ramblin' on My Mind
John McVie-basso
Hughie Flint-batteria
Ospiti
John Almond-  sax baritono  (brani 5, 7, 9 e 11)
Alan Skidmore-  sax tenore  (brani 7, 9 e 11)
Dennis Healey-  tromba  (brani 7, 9 e 11)



















mercoledì 22 ottobre 2014

Kinks

I Kinks sono stati un gruppo musicale rock degli anni sessanta, formatosi a Londra. Sono considerati tra i gruppi più influenti della British invasion.
I Kinks erano composti da Ray Davies (1944), cantante, e suo fratello Dave, chitarrista. A completare il gruppo Mick Avory (batteria e percussioni) e Pete Quaife (basso).
La band inglese ha all'attivo brani entrati nella leggenda come You Really Got Me (da molti ritenuto il primo pezzo hard-rock della storia, uscito nell'agosto 1964), All Day and All of the Night, A Well Respected Man, Sunny Afternoon, Lola, Death of a Clown e Waterloo Sunset.
Davies si specializzò nel ritrarre con pungente ironia quadretti di vita quotidiana del suo paese, stigmatizzandone vizi e comportamenti e affrontando spesso argomenti tabù per l'epoca (la Lola della celeberrima canzone, ad esempio, era un travestito incontrato dal protagonista in un sordido locale di Soho "dove ti danno champagne che sembra coca cola").
Nel 1968 (circa un anno prima del celebre Tommy dei The Who) compose le musiche di una delle primissime opere rock, The Kinks Are the Village Green Preservation Society, e pochi mesi dopo con lo stesso spirito diede alle stampe il suo capolavoro maturo, Arthur (Or the Decline and Fall of the British Empire): tuttavia, l'opera non venne mai rappresentata e per una serie di disguidi il disco uscì in ritardo, compromettendo il suo primato. Il nuovo stile, molto diverso dal verace garage degli esordi, è adesso orientato verso il vaudeville, il music hall e il pop da camera, una mescolanza che influenzerà il glam rock del decennio successivo. Negli anni settanta orienteranno la propria attività musicale e concertistica in funzione soprattutto del mercato americano.
Ebbero un'incalcolabile influenza su molti gruppi successivi, a partire dai Clash arrivando fino a Blur, Oasis e gli altri gruppi brit pop, genere di cui si possono considerare i principali ispiratori.
Nel 1990 vennero inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame. Si sciolsero nel 1996.
Nonostante i continui rumours nel corso degli anni novanta e duemila, i piani di reunion della band naufragarono. Purtroppo, Peter Quaife, sottoposto a dialisi renale da più di dieci anni, è morto il 23 giugno 2010. Ray Davies ha dedicato la sua performance del 27 giugno al festival di Glastonbury in suo onore, spiegando alla folla: «Io non sarei qui oggi se non fosse stato per lui».
Kinks è l'album d'esordio dei The Kinks, pubblicato il 2 ottobre 1964. L'album è stato pubblicato negli Stati Uniti per un'etichetta diversa (la Reprise Records), con un titolo differente dalla pubblicazione britannica (You Really Got Me), e con meno tracce.
L'album è stato rimasterizzato nel 2004 e ripubblicato nello stesso anno per l'etichetta Sanctuary Records, con incluse dodici tracce bonus.


Edizione britannica
Tracce
1. Beautiful Delilah
2. So mystifying
3. Just can't go to sleep
4. Long tall shorty
5. I took my baby home
6. I'm a lover not a fighter
7. You really got me
8. Cadillac
9. Bald headed woman
10. Revenge
11. Too much monkey business
12. I've been driving on bald mountain
13. Stop your sobbin'
14. Got love if you want it

Tracce bonus della riedizione del 2004

15. Long tall Sally
16. You still want me
17. You do something to me
18. It's alright
19. All day and all of the night
20. I gotta move
21. Louie, Louie
22. I gotta go now
23. Things are getting better
24. I've got that feeling
25. Too much monkey business (Unreleased Alternate Take)
26. I don't need you any more (Previously Unreleased)


Edizione statunitense

Tracce
1. Beautiful Delilah
2. So Mystifying
3. Just Can't Go To Sleep
4. Long Tall Shorty
5. You Really Got Me
6. Cadillac
7. Bald Headed Woman
8. Too Much Monkey Business
9. I've Been Driving On Bald Mountain
10. Stop Your Sobbing
11. Got Love If You Want It

martedì 14 ottobre 2014

Humble Pie-As Safe As Yesterday Is

Gli Humble Pie sono stati un supergruppo rock britannico formato nel 1968.
La formazione iniziale comprendeva Steve Marriott (che in precedenza era stato cantante, chitarrista e compositore degli Small Faces), Peter Frampton (in precedenza cantante e chitarrista dei The Herd), Greg Ridley (in precedenza bassista degli Spooky Tooth) e il diciassettenne batterista Jerry Shirley.
Di grande successo negli Stati Uniti, restarono molto seguiti anche in Gran Bretagna. Sono soprattutto ricordati per l'energico set che proponevano dal vivo nei primi anni '70 e per canzoni quali 30 Days in the Hole e I Don't Need No Doctor.
Verso la fine del 1968 Frampton era desideroso di andarsene dai The Herd, giovane talento della chitarra, aveva suonato con i Small Faces in una sessione di registrazioni in Francia ed era diventato intimo amico di Marriott, celebre icona mod della Swinging London. Il frontman degli Small Faces consigliò a Frampton un batterista – Shirley – che conosceva da molto per il suo lavoro con il gruppo mod Apostolic Intervention. Per attendersi qualcosa da questo progetto bisognerà aspettare la fine dell'anno, quando Marriott, dopo un disastroso concerto degli Small Faces, telefonò a Frampton per chiedergli di aggiungersi alla sua band assieme a Ridley: nascevano così gli Humble Pie.
Gli Humble Pie furono subito considerati un “supergruppo” perché tutti i membri avevano suonato in band famose, ma essi, in antipatia con il termine e le sue implicazioni, svolsero le prove iniziali in segreto al Beehive Cottage a Moreton, Essex, la casa di Marriott. Dopo aver firmato un contratto discografico con la Immediate Records di Andrew Loog Oldham, fecero uscire nell'estate del 1969 il singolo Natural Born Boogie (che arrivò al quarto posto delle classifiche inglesi) e poi l'LP As Safe As Yesterday Is (16º posto della classifica degli album).
Nel novembre dello stesso anno pubblicarono il secondo LP Town and Country dalle sonorità più marcatamente acustiche con brani composti in alternanza da tutti i quattro membri. Nei primi nove mesi di esistenza la band incise più di trenta canzoni, alcune delle quali restarono inedite per molti anni. Le scarse vendite di Town and Country non giovarono al già serio indebitamento della casa discografica che dovette fallire.
L'A&M Records che li mise sotto contratto puntò subito al mercato americano e il nuovo manager Dee Anthony li convinse ad abbandonare il suono unplugged con cui gli Humble Pie erano soliti aprire i concerti, consigliando un sound più elettrico e rumoroso e spingendo Marriott a divenire il vero frontman. Come conseguenza, il terzo album Humble Pie e il quarto Rock On rappresentano un'evoluzione verso uno stile tra progressive e hard rock, mentre i concerti negli Stati Uniti consacrarono la grande popolarità delle loro esibizioni dal vivo: Performance Rockin' the Fillmore uscito nel 1971 ne è la testimonianza, con l'epica traccia veloce-lenta-veloce I Don't Need No Doctor. Frampton si licenziò dalla band all'uscita dell'album e cominciò una lunga e fortunata carriera da solista.
Frampton fu sostituito da Dave “Clem” Clempson ex Bakerloo e Colosseum, e il gruppo si indirizzò verso sonorità più graffianti sfruttando però la vena blues e soul di Marriott. Nel 1972 pubblicarono Smokin' che contiene Hot 'n' Nasty e 30 Days in the Hole: fu il disco commercialmente più di successo, raggiunse la sesta posizione nella Billboard 200 e convinse l'etichetta a pubblicare i primi due dischi in un unico album dal titolo Lost and Found.
Marriott reclutò allora con il nome di The Blackberries un terzetto di coriste: Venetta Fields, Clyde King e Sherlie Matthews (poi sostituita da Billie Barnum) che vantava un curriculum di
collaborazioni comprendente Tina Turner (con il nome The Ikettes) e Ray Charles (come The Raelettes). L'aggiunta di Sidney George al sax portò alla pubblicazione del doppio Eat It: il lato 1 comprende brani originali scritti da Marriott, il lato 2 cover di classici R&b, il lato 3 brani acustici scritti da Marriott e il lato 4 fu registrato dal vivo a Glasgow.
Seguirono gli LP Thunderbox (1974) e Street Rats (1975), registrazioni che erano state pensate per un album solista di Marriott e che vedono l'esaurirsi dell'ispirazione: dopo il Goodbye Pie Tour del 1975 con l'aggiunta del tastierista Tim Hinkley, il gruppo si sciolse.
As Safe as Yesterday Is (1969) è l'album di debutto degli Humble Pie , uscito nel Regno Unito nel mese di agosto 1969 L'album ha raggiunto la posizione numero 16 nella classifica degli album del Regno Unito .

Tracce
1.Desperation
2.Stick shift
3.Buttermilk boy
4.Growing closer
5.As safe as yesterday is
6.Bang!
7.Alabama 69
8.I'll go alone
9.A nifty little number like you
10.What you will

CD bonus tracks:
11.Natural born boogie (Single A-side)
12.Wrist job (Single B-side)


lunedì 13 ottobre 2014

Small Faces - Small Faces

Gli Small Faces sono stati un gruppo musicale formatosi nel 1965 a Londra, ricordati come una delle più acclamate e influenti band mod degli anni sessanta.
Gli Small Faces furono fondati a Londra nel 1965 dal cantante e chitarrista Steve Marriott e dal bassista Ronnie Lane, ai quali si aggiunsero il batterista Kenney Jones, e Jimmy Winston, presto rimpiazzato da Ian McLagan come tastierista. La fine del gruppo viene datata con l'abbandono, nel 1968, da parte di Steve Marriott che fonderà gli Humble Pie con Peter Green, mentre gli altri tre con Ron Wood e Rod Stewart avranno fortuna nei Faces nel corso dei primi anni settanta. Nel 1976, in coincidenza col fortunato rilancio di Itchycoo Park e di Lazy Sunday, Marriott, Jones e McLagan riformeranno il gruppo con Rick Wills (che suonò nell'album Frampton's Camel) e Jimmy McCullouch (ex Wings). Gli Small Faces "reunion", effettueranno alcuni concerti nella primavera e nell'autunno del 1977 e incideranno un paio di album, Playmates (1977) e 78 in the Shade (1978), per poi sciogliersi definitivamente nel maggio 1978. Dopo sei mesi, Kenney Jones entrerà negli Who per sostituire Keith Moon. Nel 1991 Marriott morirà in un incendio scoppiato nella sua casa, mentre nel 1997 Lane si arrenderà alla sclerosi multipla che lo aveva afflitto dagli anni settanta.
Small Faces è l'album di debutto dell'omonimo gruppo musicale, pubblicato nel 1966 per l'etichetta discografica Decca. Dal disco sono stati tratti i singoli Whatcha Gonna Do About It e Sha-La-La-La-Lee.
Tracce
1.Shake
2.Come On Children
3.You Better Believe It
4.It's Too Late
5.One Night Stand
6.What'cha Gonna Do About It
7.Sorry She's Mine
8.Own Up Time
9.You Need Loving
10.Don't Stop What You're Doing
11.E Too D
12.Sha La La La Lee

sabato 11 ottobre 2014

The Rolling Stones - Aftermath (Versione USA)

"Aftermath" è il primo album degli Stones a contenere esclusivamente brani scritti da Jagger/Richards.
Pubblicato il 2 Luglio 1966, quando ormai la loro fama li precedeva grazie a pezzi indimenticabili come "(I Can't Get No) Satisfaction" e "Get Off Of My Cloud".
L'album infila una serie di pezzi che rappresentano tanto il meglio quanto il peggio degli anni 60, con momenti in grado di non invecchiare di un solo giorno a distanza di anni.
"Paint It Black" è il manifesto programmatico della poetica degli Stones, libera presa di posizione contro il perbenismo borghese degli adulti, in questo senso vera incarnazione della primordiale ribellione di Elvis.
"Stupid Girl" si costruisce su un beat regolare, ma non è una canzonetta, sia per il testo che sembra proprio scagliarsi contro le tipiche fan del genere dei Beatles, sia per un uso decisamente più violento delle chitarre.
"Lady Jane" è una delicata ballata d’amore, ma l’amore di cui si parla non è idealizzato, il cantante si sottomette ad una Lady Jane che più che una dolce compagna sembra essere una padrona.
"Under My Thumb", base jazz-funk con aggiunta di vibrafono ( Brian Jones), un pezzo che davvero si impregna di quella innocenza incosciente e fiduciosa degli anni 60.
"Doncha Bother Me", "Think" e "Flight 505" sono tre classici: blues rurale il primo, blues-rock il secondo, jazz fumoso declinato in chiave beat il terzo.
"High And Dry" è un pezzo di blues delle origini, ma dalle radici nasce: "It’s Not Easy" che ripropone quel sound veloce e corrosivo tipico delle tracce precedenti.
"I Am Waiting" è riconducibile alle sonorità psichedeliche tipiche degli anni ’60, il pezzo si conclude in fade out per lasciare spazio all'ultima bellissima traccia: "Going Home".
In conclusione, è uno dei dischi più significativi della discografia dei Rolling Stones, storicamente cruciale e per quanto mi riguarda immortale.






The Rolling Stones - Their Satanic Majesties Request


I Rolling Stones sono un gruppo musicale rock britannico, ora composto da Mick Jagger (voce, armonica), Keith Richards (chitarre, voce), Ronnie Wood (chitarre, cori) e Charlie Watts (batteria, percussioni). È una delle band più importanti della miscela tra i generi della musica rock e blues, quel genere musicale che è l'evoluzione del rock & roll anni 50.
Per il loro essere trasgressivi furono chiamati i "brutti, sporchi e cattivi" e contrapposti ai più rassicuranti Beatles, (con i quali ebbero sempre un ottimo rapporto di stima e amicizia).
I Rolling Stones sono stati, e sono tuttora, un'autentica pietra miliare nell'evoluzione della musica rock, mettendo in evidenza il malcontento e la protesta di intere generazioni.
Nel 1962 Mick Jagger un giorno, incontra l'amico Keith Richards che non vede da qualche anno, i due parlando di musica, scoprono di avere un amico in comune: Dick Taylor e prima di salutarsi decidono di rivedersi per suonare insieme.
Nel marzo del 1962 Brian Jones va ad ascoltare i Blues Incorporated di Alexis Korner, con loro suona Charlie Watts, la settimana successiva entra nel gruppo, facendosi chiamare Elmo Lewis, e per la prima volta parla con Charlie. Ad ascoltarli una sera c'erano Mick e Keith che, terminato lo spettacolo parlano per la prima volta a Brian dicendo che vogliono formare un gruppo. Brian entusiasta dell'idea, mette un annuncio sul "Jazz News", il primo a rispondere è Ian Stewart.
Nel giugno del 1962 Mick Jagger con Keith Richards e Dick Taylor iniziano a provare con Brian Jones e Ian Stewart. Intanto al Marquee di Londra suona Alexis Korner e il 12 luglio, dovendo partecipare ad una registrazione alla BBC, chiede a Brian e al suo gruppo di sostituirlo. Il giorno prima del concerto Brian decide di suonare con il nome di "Rollin' Stones", ispirandosi alla canzone “Catfish Blues” di Muddy Waters. La formazione è composta da: Mick Jagger (voce), Keith Richards ed Elmo Lewis (Brian) (chitarre), Dick Taylor (basso), Ian Stewart (piano) e Mick Avory (batteria).
Nel 1962 viene proposto a Bill Wyman di entrare a far parte del gruppo, in sostituzione di Dick Taylor.
L'esordio ufficiale avviene al Marquee di Londra, il 12 luglio 1962 e il successo fin dalle prime canzoni è enorme. Nel gennaio del 1963 Charlie Watts entra ufficialmente nel gruppo sostituendo il batterista Tony Chapman, che a sua volta era subentrato al posto di Mick Avory. Nei primi anni di attività i Rolling Stones si cimentano solo in rivisitazioni di brani del repertorio americano di rock & roll, blues e rhythm'n'blues: Buddy Holly, Chuck Berry, Lennon/McCartney.
Tra il 1964 ed il 1965 Jagger e Richards, cominciano a incidere canzoni loro. Dopo il primo Lp il secondo, il terzo e una gran quantità di singoli fino ad arrivare al '65, l'anno della svolta: esce prima The Last Time, seguita da (I Can't Get No) Satisfaction. Ed è proprio con Satisfaction (1965) che i Rolling Stones si impongono definitivamente. Sempre nel 1965 anche il singolo Get Off of My Cloud raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 per due settimane. Seguiranno Lady Jane (1966), Paint It Black (1966), Jumpin' Jack Flash (1968).
Nel 1969 Brian Jones, turbato da profondi problemi e fisicamente provato dall'utilizzo di droghe, diventa sempre più incapace di collaborare e viene estromesso dal gruppo.
Il 3 luglio 1969 muore annegato nella sua piscina.
Their Satanic Majesties Request è un album pubblicato nel dicembre del 1967.
Si tratta di un capitolo isolato e singolare nella lunga discografia del gruppo, un tentativo di cavalcare il Flower Power e di darsi al pop psichedelico d'ispirazione lisergica.
Tutte le canzoni sono composte da Jagger/Richards tranne “In Another Land” composta da Bill Wyman.
L'album ottenne buoni riscontri di vendita immediatamente dopo la sua pubblicazione, posizionandosi al numero 3 delle classifiche inglesi ed al numero 2 delle classifiche americane, anche se le vendite calarono precipitosamente dopo pochissimo tempo.
A causa di vicissitudini giudiziarie, raramente l'intera band fu presente in studio nella sua interezza all'epoca della registrazione dell'album. Nondimeno le sessioni furono alquanto caotiche data la presenza di ospiti che i membri del gruppo si portarono appresso e proprio per la frequente assenza di Jagger o Richards impegnati nel loro processo, Bill Wyman compose In Another Land, pubblicata in seguito come primo singolo estratto dal disco.
L'album che all'epoca fu il primo (e unico) disco prodotto dagli stessi Stones, venne recensito dalla critica come un pretenzioso e maldestro tentativo di scopiazzare Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles. L'adesione al movimento flower power da parte di Jagger e Richards fu breve e momentaneo, già nel 1968 gli Stones sarebbero tornati alle atmosfere blues che meglio si confacevano loro.
L'album è stato ingiustamente sottovalutato (è solo al primo ascolto che non piace) e nonostante le pessime critiche dell'epoca la reputazione dell'album è cresciuta nel corso degli anni. Canzoni come Citadel, She's a Rainbow e 2000 Light Years from Home sono state reinterpretate da numerosi giovani gruppi rock.
Tracce
1.Sing This All Together
2.Citadel
3.In Another Land
4.2000 Man
5.Sing This All Together (See What Happens)
6.She's A Rainbow
7.The Lantern
8.Gomper
9.2000 Light Years From Home
10.On With The Show














Jeff Beck - Truth


Truth è l'album d'esordio per il Jeff Beck Group.
Beck, già leader degli Yardbirds, con i quali aveva rilasciato tre album tra 1965 e 1966, è uno dei grandi chitarristi della scena inglese. Annovera nel suo gruppo Rod Stewart, Ron Wood al basso, Micky Waller alla batteria e Nicky Hopkins alle tastiere. Truth, risale al 1968, è stampato dalla Epic Records per un totale di dieci canzoni. Nell'album musicalmente molto valido, spiccano naturalmente le eccellenti e calorose sezioni soliste tracciate sulla sei corde del leader.
Distorsioni leggermente più dure e acide rispetto al periodo Yardbirds, ma comunque di grande effetto e di grande stile. In "Truth" si trovano assoli impareggiabili, come quello in "Shapes Of Things" , oppure in "Let Me Love You" e ritmiche blues realizzate con una classe che pochi all'epoca avevano. "You Shook Me" è il manifesto del blues, classico giro di accordi ripetuto all'infinito, che insieme alle tastiere, danno un tocco di classe estrema al brano e all'intero album. "Greensleeves" è un dolcissimo brano strumentale acustico con un arpeggio indimenticabile e poi, c'è il fantastico "Blues De Luxe" con un mitico Nicky Hopkins al piano. La chicca assoluta è Beck's Bolero, una strumentale che si apre malinconica e dolce, scorre quasi spensierata prima di aprirsi in un crescendo arioso, dopo circa due minuti sferra i colpi più tosti del disco.
E' uno di quei dischi che hanno fatto la storia del Rock e che assolutamente non può mancare.

Tracce
1. "Shapes of Things"
2. "Let Me Love You"
3. "Morning Dew"
4. "You Shook Me"
5. "Ol' Man River" 4:01
6. "Greensleeves"
7. "Rock My Plimsoul"
8. "Beck's Bolero"
9. "Blues De Luxe"
10. "I Ain't Superstitious"

Formazione
Jeff Beck - chitarra , voce, arrangiamenti; basso in "Ol' Man River"
Rod Stewart - voce (tranne in "Greensleeves" e "Beck's Bolero")
Micky Waller - batteria (tranne in "Greensleeves" e "Beck's Bolero")
Ron Wood - basso (tranne in "Ol' Man River", "Greensleeves" e "Beck's Bolero")
Nicky Hopkins - piano in "Morning Dew", "You Shook Me", "Beck's Bolero" e "Blues Deluxe"
Keith Moon - batteria in "Beck's Bolero", timpani in "Ol' Man River"
Jimmy Page - chitarra acustica 12 corde in "Beck's Bolero"
John Paul Jones - basso in "Beck's Bolero" e organo Hammond in "Ol' Man River" e "You Shook Me"

2006 reissue bonus tracks

11. I've Been Drinking (Stereo Mix)
12. You Shook Me (Take 1)
13. Rock My Plimsoul (Stereo Mix)
14. (Beck's) Bolero
15. Blues De Luxe (Take 1)
16. Tallyman
17. Love Is Blue
18. Hi Ho Silver Lining