mercoledì 22 ottobre 2014

Kinks

I Kinks sono stati un gruppo musicale rock degli anni sessanta, formatosi a Londra. Sono considerati tra i gruppi più influenti della British invasion.
I Kinks erano composti da Ray Davies (1944), cantante, e suo fratello Dave, chitarrista. A completare il gruppo Mick Avory (batteria e percussioni) e Pete Quaife (basso).
La band inglese ha all'attivo brani entrati nella leggenda come You Really Got Me (da molti ritenuto il primo pezzo hard-rock della storia, uscito nell'agosto 1964), All Day and All of the Night, A Well Respected Man, Sunny Afternoon, Lola, Death of a Clown e Waterloo Sunset.
Davies si specializzò nel ritrarre con pungente ironia quadretti di vita quotidiana del suo paese, stigmatizzandone vizi e comportamenti e affrontando spesso argomenti tabù per l'epoca (la Lola della celeberrima canzone, ad esempio, era un travestito incontrato dal protagonista in un sordido locale di Soho "dove ti danno champagne che sembra coca cola").
Nel 1968 (circa un anno prima del celebre Tommy dei The Who) compose le musiche di una delle primissime opere rock, The Kinks Are the Village Green Preservation Society, e pochi mesi dopo con lo stesso spirito diede alle stampe il suo capolavoro maturo, Arthur (Or the Decline and Fall of the British Empire): tuttavia, l'opera non venne mai rappresentata e per una serie di disguidi il disco uscì in ritardo, compromettendo il suo primato. Il nuovo stile, molto diverso dal verace garage degli esordi, è adesso orientato verso il vaudeville, il music hall e il pop da camera, una mescolanza che influenzerà il glam rock del decennio successivo. Negli anni settanta orienteranno la propria attività musicale e concertistica in funzione soprattutto del mercato americano.
Ebbero un'incalcolabile influenza su molti gruppi successivi, a partire dai Clash arrivando fino a Blur, Oasis e gli altri gruppi brit pop, genere di cui si possono considerare i principali ispiratori.
Nel 1990 vennero inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame. Si sciolsero nel 1996.
Nonostante i continui rumours nel corso degli anni novanta e duemila, i piani di reunion della band naufragarono. Purtroppo, Peter Quaife, sottoposto a dialisi renale da più di dieci anni, è morto il 23 giugno 2010. Ray Davies ha dedicato la sua performance del 27 giugno al festival di Glastonbury in suo onore, spiegando alla folla: «Io non sarei qui oggi se non fosse stato per lui».
Kinks è l'album d'esordio dei The Kinks, pubblicato il 2 ottobre 1964. L'album è stato pubblicato negli Stati Uniti per un'etichetta diversa (la Reprise Records), con un titolo differente dalla pubblicazione britannica (You Really Got Me), e con meno tracce.
L'album è stato rimasterizzato nel 2004 e ripubblicato nello stesso anno per l'etichetta Sanctuary Records, con incluse dodici tracce bonus.


Edizione britannica
Tracce
1. Beautiful Delilah
2. So mystifying
3. Just can't go to sleep
4. Long tall shorty
5. I took my baby home
6. I'm a lover not a fighter
7. You really got me
8. Cadillac
9. Bald headed woman
10. Revenge
11. Too much monkey business
12. I've been driving on bald mountain
13. Stop your sobbin'
14. Got love if you want it

Tracce bonus della riedizione del 2004

15. Long tall Sally
16. You still want me
17. You do something to me
18. It's alright
19. All day and all of the night
20. I gotta move
21. Louie, Louie
22. I gotta go now
23. Things are getting better
24. I've got that feeling
25. Too much monkey business (Unreleased Alternate Take)
26. I don't need you any more (Previously Unreleased)


Edizione statunitense

Tracce
1. Beautiful Delilah
2. So Mystifying
3. Just Can't Go To Sleep
4. Long Tall Shorty
5. You Really Got Me
6. Cadillac
7. Bald Headed Woman
8. Too Much Monkey Business
9. I've Been Driving On Bald Mountain
10. Stop Your Sobbing
11. Got Love If You Want It

martedì 14 ottobre 2014

Humble Pie-As Safe As Yesterday Is

Gli Humble Pie sono stati un supergruppo rock britannico formato nel 1968.
La formazione iniziale comprendeva Steve Marriott (che in precedenza era stato cantante, chitarrista e compositore degli Small Faces), Peter Frampton (in precedenza cantante e chitarrista dei The Herd), Greg Ridley (in precedenza bassista degli Spooky Tooth) e il diciassettenne batterista Jerry Shirley.
Di grande successo negli Stati Uniti, restarono molto seguiti anche in Gran Bretagna. Sono soprattutto ricordati per l'energico set che proponevano dal vivo nei primi anni '70 e per canzoni quali 30 Days in the Hole e I Don't Need No Doctor.
Verso la fine del 1968 Frampton era desideroso di andarsene dai The Herd, giovane talento della chitarra, aveva suonato con i Small Faces in una sessione di registrazioni in Francia ed era diventato intimo amico di Marriott, celebre icona mod della Swinging London. Il frontman degli Small Faces consigliò a Frampton un batterista – Shirley – che conosceva da molto per il suo lavoro con il gruppo mod Apostolic Intervention. Per attendersi qualcosa da questo progetto bisognerà aspettare la fine dell'anno, quando Marriott, dopo un disastroso concerto degli Small Faces, telefonò a Frampton per chiedergli di aggiungersi alla sua band assieme a Ridley: nascevano così gli Humble Pie.
Gli Humble Pie furono subito considerati un “supergruppo” perché tutti i membri avevano suonato in band famose, ma essi, in antipatia con il termine e le sue implicazioni, svolsero le prove iniziali in segreto al Beehive Cottage a Moreton, Essex, la casa di Marriott. Dopo aver firmato un contratto discografico con la Immediate Records di Andrew Loog Oldham, fecero uscire nell'estate del 1969 il singolo Natural Born Boogie (che arrivò al quarto posto delle classifiche inglesi) e poi l'LP As Safe As Yesterday Is (16º posto della classifica degli album).
Nel novembre dello stesso anno pubblicarono il secondo LP Town and Country dalle sonorità più marcatamente acustiche con brani composti in alternanza da tutti i quattro membri. Nei primi nove mesi di esistenza la band incise più di trenta canzoni, alcune delle quali restarono inedite per molti anni. Le scarse vendite di Town and Country non giovarono al già serio indebitamento della casa discografica che dovette fallire.
L'A&M Records che li mise sotto contratto puntò subito al mercato americano e il nuovo manager Dee Anthony li convinse ad abbandonare il suono unplugged con cui gli Humble Pie erano soliti aprire i concerti, consigliando un sound più elettrico e rumoroso e spingendo Marriott a divenire il vero frontman. Come conseguenza, il terzo album Humble Pie e il quarto Rock On rappresentano un'evoluzione verso uno stile tra progressive e hard rock, mentre i concerti negli Stati Uniti consacrarono la grande popolarità delle loro esibizioni dal vivo: Performance Rockin' the Fillmore uscito nel 1971 ne è la testimonianza, con l'epica traccia veloce-lenta-veloce I Don't Need No Doctor. Frampton si licenziò dalla band all'uscita dell'album e cominciò una lunga e fortunata carriera da solista.
Frampton fu sostituito da Dave “Clem” Clempson ex Bakerloo e Colosseum, e il gruppo si indirizzò verso sonorità più graffianti sfruttando però la vena blues e soul di Marriott. Nel 1972 pubblicarono Smokin' che contiene Hot 'n' Nasty e 30 Days in the Hole: fu il disco commercialmente più di successo, raggiunse la sesta posizione nella Billboard 200 e convinse l'etichetta a pubblicare i primi due dischi in un unico album dal titolo Lost and Found.
Marriott reclutò allora con il nome di The Blackberries un terzetto di coriste: Venetta Fields, Clyde King e Sherlie Matthews (poi sostituita da Billie Barnum) che vantava un curriculum di
collaborazioni comprendente Tina Turner (con il nome The Ikettes) e Ray Charles (come The Raelettes). L'aggiunta di Sidney George al sax portò alla pubblicazione del doppio Eat It: il lato 1 comprende brani originali scritti da Marriott, il lato 2 cover di classici R&b, il lato 3 brani acustici scritti da Marriott e il lato 4 fu registrato dal vivo a Glasgow.
Seguirono gli LP Thunderbox (1974) e Street Rats (1975), registrazioni che erano state pensate per un album solista di Marriott e che vedono l'esaurirsi dell'ispirazione: dopo il Goodbye Pie Tour del 1975 con l'aggiunta del tastierista Tim Hinkley, il gruppo si sciolse.
As Safe as Yesterday Is (1969) è l'album di debutto degli Humble Pie , uscito nel Regno Unito nel mese di agosto 1969 L'album ha raggiunto la posizione numero 16 nella classifica degli album del Regno Unito .

Tracce
1.Desperation
2.Stick shift
3.Buttermilk boy
4.Growing closer
5.As safe as yesterday is
6.Bang!
7.Alabama 69
8.I'll go alone
9.A nifty little number like you
10.What you will

CD bonus tracks:
11.Natural born boogie (Single A-side)
12.Wrist job (Single B-side)


lunedì 13 ottobre 2014

Small Faces - Small Faces

Gli Small Faces sono stati un gruppo musicale formatosi nel 1965 a Londra, ricordati come una delle più acclamate e influenti band mod degli anni sessanta.
Gli Small Faces furono fondati a Londra nel 1965 dal cantante e chitarrista Steve Marriott e dal bassista Ronnie Lane, ai quali si aggiunsero il batterista Kenney Jones, e Jimmy Winston, presto rimpiazzato da Ian McLagan come tastierista. La fine del gruppo viene datata con l'abbandono, nel 1968, da parte di Steve Marriott che fonderà gli Humble Pie con Peter Green, mentre gli altri tre con Ron Wood e Rod Stewart avranno fortuna nei Faces nel corso dei primi anni settanta. Nel 1976, in coincidenza col fortunato rilancio di Itchycoo Park e di Lazy Sunday, Marriott, Jones e McLagan riformeranno il gruppo con Rick Wills (che suonò nell'album Frampton's Camel) e Jimmy McCullouch (ex Wings). Gli Small Faces "reunion", effettueranno alcuni concerti nella primavera e nell'autunno del 1977 e incideranno un paio di album, Playmates (1977) e 78 in the Shade (1978), per poi sciogliersi definitivamente nel maggio 1978. Dopo sei mesi, Kenney Jones entrerà negli Who per sostituire Keith Moon. Nel 1991 Marriott morirà in un incendio scoppiato nella sua casa, mentre nel 1997 Lane si arrenderà alla sclerosi multipla che lo aveva afflitto dagli anni settanta.
Small Faces è l'album di debutto dell'omonimo gruppo musicale, pubblicato nel 1966 per l'etichetta discografica Decca. Dal disco sono stati tratti i singoli Whatcha Gonna Do About It e Sha-La-La-La-Lee.
Tracce
1.Shake
2.Come On Children
3.You Better Believe It
4.It's Too Late
5.One Night Stand
6.What'cha Gonna Do About It
7.Sorry She's Mine
8.Own Up Time
9.You Need Loving
10.Don't Stop What You're Doing
11.E Too D
12.Sha La La La Lee

sabato 11 ottobre 2014

The Rolling Stones - Aftermath (Versione USA)

"Aftermath" è il primo album degli Stones a contenere esclusivamente brani scritti da Jagger/Richards.
Pubblicato il 2 Luglio 1966, quando ormai la loro fama li precedeva grazie a pezzi indimenticabili come "(I Can't Get No) Satisfaction" e "Get Off Of My Cloud".
L'album infila una serie di pezzi che rappresentano tanto il meglio quanto il peggio degli anni 60, con momenti in grado di non invecchiare di un solo giorno a distanza di anni.
"Paint It Black" è il manifesto programmatico della poetica degli Stones, libera presa di posizione contro il perbenismo borghese degli adulti, in questo senso vera incarnazione della primordiale ribellione di Elvis.
"Stupid Girl" si costruisce su un beat regolare, ma non è una canzonetta, sia per il testo che sembra proprio scagliarsi contro le tipiche fan del genere dei Beatles, sia per un uso decisamente più violento delle chitarre.
"Lady Jane" è una delicata ballata d’amore, ma l’amore di cui si parla non è idealizzato, il cantante si sottomette ad una Lady Jane che più che una dolce compagna sembra essere una padrona.
"Under My Thumb", base jazz-funk con aggiunta di vibrafono ( Brian Jones), un pezzo che davvero si impregna di quella innocenza incosciente e fiduciosa degli anni 60.
"Doncha Bother Me", "Think" e "Flight 505" sono tre classici: blues rurale il primo, blues-rock il secondo, jazz fumoso declinato in chiave beat il terzo.
"High And Dry" è un pezzo di blues delle origini, ma dalle radici nasce: "It’s Not Easy" che ripropone quel sound veloce e corrosivo tipico delle tracce precedenti.
"I Am Waiting" è riconducibile alle sonorità psichedeliche tipiche degli anni ’60, il pezzo si conclude in fade out per lasciare spazio all'ultima bellissima traccia: "Going Home".
In conclusione, è uno dei dischi più significativi della discografia dei Rolling Stones, storicamente cruciale e per quanto mi riguarda immortale.






The Rolling Stones - Their Satanic Majesties Request


I Rolling Stones sono un gruppo musicale rock britannico, ora composto da Mick Jagger (voce, armonica), Keith Richards (chitarre, voce), Ronnie Wood (chitarre, cori) e Charlie Watts (batteria, percussioni). È una delle band più importanti della miscela tra i generi della musica rock e blues, quel genere musicale che è l'evoluzione del rock & roll anni 50.
Per il loro essere trasgressivi furono chiamati i "brutti, sporchi e cattivi" e contrapposti ai più rassicuranti Beatles, (con i quali ebbero sempre un ottimo rapporto di stima e amicizia).
I Rolling Stones sono stati, e sono tuttora, un'autentica pietra miliare nell'evoluzione della musica rock, mettendo in evidenza il malcontento e la protesta di intere generazioni.
Nel 1962 Mick Jagger un giorno, incontra l'amico Keith Richards che non vede da qualche anno, i due parlando di musica, scoprono di avere un amico in comune: Dick Taylor e prima di salutarsi decidono di rivedersi per suonare insieme.
Nel marzo del 1962 Brian Jones va ad ascoltare i Blues Incorporated di Alexis Korner, con loro suona Charlie Watts, la settimana successiva entra nel gruppo, facendosi chiamare Elmo Lewis, e per la prima volta parla con Charlie. Ad ascoltarli una sera c'erano Mick e Keith che, terminato lo spettacolo parlano per la prima volta a Brian dicendo che vogliono formare un gruppo. Brian entusiasta dell'idea, mette un annuncio sul "Jazz News", il primo a rispondere è Ian Stewart.
Nel giugno del 1962 Mick Jagger con Keith Richards e Dick Taylor iniziano a provare con Brian Jones e Ian Stewart. Intanto al Marquee di Londra suona Alexis Korner e il 12 luglio, dovendo partecipare ad una registrazione alla BBC, chiede a Brian e al suo gruppo di sostituirlo. Il giorno prima del concerto Brian decide di suonare con il nome di "Rollin' Stones", ispirandosi alla canzone “Catfish Blues” di Muddy Waters. La formazione è composta da: Mick Jagger (voce), Keith Richards ed Elmo Lewis (Brian) (chitarre), Dick Taylor (basso), Ian Stewart (piano) e Mick Avory (batteria).
Nel 1962 viene proposto a Bill Wyman di entrare a far parte del gruppo, in sostituzione di Dick Taylor.
L'esordio ufficiale avviene al Marquee di Londra, il 12 luglio 1962 e il successo fin dalle prime canzoni è enorme. Nel gennaio del 1963 Charlie Watts entra ufficialmente nel gruppo sostituendo il batterista Tony Chapman, che a sua volta era subentrato al posto di Mick Avory. Nei primi anni di attività i Rolling Stones si cimentano solo in rivisitazioni di brani del repertorio americano di rock & roll, blues e rhythm'n'blues: Buddy Holly, Chuck Berry, Lennon/McCartney.
Tra il 1964 ed il 1965 Jagger e Richards, cominciano a incidere canzoni loro. Dopo il primo Lp il secondo, il terzo e una gran quantità di singoli fino ad arrivare al '65, l'anno della svolta: esce prima The Last Time, seguita da (I Can't Get No) Satisfaction. Ed è proprio con Satisfaction (1965) che i Rolling Stones si impongono definitivamente. Sempre nel 1965 anche il singolo Get Off of My Cloud raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 per due settimane. Seguiranno Lady Jane (1966), Paint It Black (1966), Jumpin' Jack Flash (1968).
Nel 1969 Brian Jones, turbato da profondi problemi e fisicamente provato dall'utilizzo di droghe, diventa sempre più incapace di collaborare e viene estromesso dal gruppo.
Il 3 luglio 1969 muore annegato nella sua piscina.
Their Satanic Majesties Request è un album pubblicato nel dicembre del 1967.
Si tratta di un capitolo isolato e singolare nella lunga discografia del gruppo, un tentativo di cavalcare il Flower Power e di darsi al pop psichedelico d'ispirazione lisergica.
Tutte le canzoni sono composte da Jagger/Richards tranne “In Another Land” composta da Bill Wyman.
L'album ottenne buoni riscontri di vendita immediatamente dopo la sua pubblicazione, posizionandosi al numero 3 delle classifiche inglesi ed al numero 2 delle classifiche americane, anche se le vendite calarono precipitosamente dopo pochissimo tempo.
A causa di vicissitudini giudiziarie, raramente l'intera band fu presente in studio nella sua interezza all'epoca della registrazione dell'album. Nondimeno le sessioni furono alquanto caotiche data la presenza di ospiti che i membri del gruppo si portarono appresso e proprio per la frequente assenza di Jagger o Richards impegnati nel loro processo, Bill Wyman compose In Another Land, pubblicata in seguito come primo singolo estratto dal disco.
L'album che all'epoca fu il primo (e unico) disco prodotto dagli stessi Stones, venne recensito dalla critica come un pretenzioso e maldestro tentativo di scopiazzare Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles. L'adesione al movimento flower power da parte di Jagger e Richards fu breve e momentaneo, già nel 1968 gli Stones sarebbero tornati alle atmosfere blues che meglio si confacevano loro.
L'album è stato ingiustamente sottovalutato (è solo al primo ascolto che non piace) e nonostante le pessime critiche dell'epoca la reputazione dell'album è cresciuta nel corso degli anni. Canzoni come Citadel, She's a Rainbow e 2000 Light Years from Home sono state reinterpretate da numerosi giovani gruppi rock.
Tracce
1.Sing This All Together
2.Citadel
3.In Another Land
4.2000 Man
5.Sing This All Together (See What Happens)
6.She's A Rainbow
7.The Lantern
8.Gomper
9.2000 Light Years From Home
10.On With The Show














Jeff Beck - Truth


Truth è l'album d'esordio per il Jeff Beck Group.
Beck, già leader degli Yardbirds, con i quali aveva rilasciato tre album tra 1965 e 1966, è uno dei grandi chitarristi della scena inglese. Annovera nel suo gruppo Rod Stewart, Ron Wood al basso, Micky Waller alla batteria e Nicky Hopkins alle tastiere. Truth, risale al 1968, è stampato dalla Epic Records per un totale di dieci canzoni. Nell'album musicalmente molto valido, spiccano naturalmente le eccellenti e calorose sezioni soliste tracciate sulla sei corde del leader.
Distorsioni leggermente più dure e acide rispetto al periodo Yardbirds, ma comunque di grande effetto e di grande stile. In "Truth" si trovano assoli impareggiabili, come quello in "Shapes Of Things" , oppure in "Let Me Love You" e ritmiche blues realizzate con una classe che pochi all'epoca avevano. "You Shook Me" è il manifesto del blues, classico giro di accordi ripetuto all'infinito, che insieme alle tastiere, danno un tocco di classe estrema al brano e all'intero album. "Greensleeves" è un dolcissimo brano strumentale acustico con un arpeggio indimenticabile e poi, c'è il fantastico "Blues De Luxe" con un mitico Nicky Hopkins al piano. La chicca assoluta è Beck's Bolero, una strumentale che si apre malinconica e dolce, scorre quasi spensierata prima di aprirsi in un crescendo arioso, dopo circa due minuti sferra i colpi più tosti del disco.
E' uno di quei dischi che hanno fatto la storia del Rock e che assolutamente non può mancare.

Tracce
1. "Shapes of Things"
2. "Let Me Love You"
3. "Morning Dew"
4. "You Shook Me"
5. "Ol' Man River" 4:01
6. "Greensleeves"
7. "Rock My Plimsoul"
8. "Beck's Bolero"
9. "Blues De Luxe"
10. "I Ain't Superstitious"

Formazione
Jeff Beck - chitarra , voce, arrangiamenti; basso in "Ol' Man River"
Rod Stewart - voce (tranne in "Greensleeves" e "Beck's Bolero")
Micky Waller - batteria (tranne in "Greensleeves" e "Beck's Bolero")
Ron Wood - basso (tranne in "Ol' Man River", "Greensleeves" e "Beck's Bolero")
Nicky Hopkins - piano in "Morning Dew", "You Shook Me", "Beck's Bolero" e "Blues Deluxe"
Keith Moon - batteria in "Beck's Bolero", timpani in "Ol' Man River"
Jimmy Page - chitarra acustica 12 corde in "Beck's Bolero"
John Paul Jones - basso in "Beck's Bolero" e organo Hammond in "Ol' Man River" e "You Shook Me"

2006 reissue bonus tracks

11. I've Been Drinking (Stereo Mix)
12. You Shook Me (Take 1)
13. Rock My Plimsoul (Stereo Mix)
14. (Beck's) Bolero
15. Blues De Luxe (Take 1)
16. Tallyman
17. Love Is Blue
18. Hi Ho Silver Lining

The Beatles - Rubber Soul

The Beatles, soprannominati The Fab Four (I favolosi quattro), sono stati un gruppo musicale rock britannico, originario di Liverpool e attivo dal 1960 al 1970.
La loro storia inizia nel lontano 1957 nella città di Liverpool, quando John Lennon e Paul McCartney si incontrano per la prima volta su un palcoscenico alla St Peter's Church, Woolton, durante un concerto rock dove sono entrambi chitarristi in due differenti gruppi. Inizia così un rapporto destinato a produrre una quantità enorme di canzoni storiche e a questo rapporto si aggiungerà ben presto George Harrison.
Nel 1958 è pronto il primo nucleo dei futuri Beatles, che all’epoca si chiamavano Quarrymen e propongono una strana miscela di musica skiffle e rock’n’roll. Ma nel 1958 la morte della madre contribuisce a rendere più intrasigente il carattere già ribelle di John Lennon , che le dedica una canzone nel famoso “album bianco” del 1968. La musica, allora, diventa la prima ragione di vita e dopo un periodo di incertezze, Lennon guida i futuri Beatles verso miglioramenti tecnici quotidiani. Nel 1959 si aggiunge al gruppo in qualità di bassista Stuart Sutcliffe, manca solo un batterista e un anno dopo viene trovato nella persona di Pete Best. Così nel 1960 dopo vari cambi di nome, da Johnny & the Moondogs a Moondogs, da Silverbeatles a Beatles, il gruppo parte per Amburgo. I giorni di Amburgo sono appassionati e ricchi di avventure, è qui che viene inventato il look dei Beatles grazie ad Astrid Kirchher, una fan tedesca che studia per loro gli abiti e quel particolare taglio di capelli che farà storia. Tornati a Liverpool, i Beatles si esibiscono al “Cavern Club” e la loro fama di nuova eccitante attrazione della musica pop, si accresce a dismisura.
Fanno ritorno in Germania nel 1961 dove incidono il loro primo 45 giri dal titolo My Bonnie. È solo la prima esperienza, senza più Stuart Sutcliffe ( che morirà nel 1962 in seguito a una emorragia cerebrale), ma con Paul McCartney passato definitivamente dalla chitarra al basso, i Beatles si incontrano con Braian Epstein che gli organizza un provino alla Decca il primo gennaio del 1962, ma ahimè nessuno della casa discografica intuisce il potenziale dei Beatles, commettendo uno degli errori più macroscopici della storia del mercato discografico. I ragazzi di Liverpool decidono di bussare alle porte della grande casa discografica EMI e George Martin, capisce alla perfezione il valore dei ragazzi. Unico neo, secondo lui, è il batterista Pete Best. Ma i Beatles non ci pensano troppo, firmano il contratto con la EMI e licenziano Best chiamando alla batteria Ringo Starr che avevano conosciuto ad Amburgo. Ora il mitico gruppo è pronto e Love me do, uscita il 5 ottobre del 1962, fa conoscere al mondo una nuova fantastica realtà musicale che ancora oggi è viva e vegeta tra di noi.
Che dire i Beatles hanno fatto la storia della musica in generale ma sopratutto della musica delgli anni 60'.
Secondo una stima del 2001, è risultato in assoluto il gruppo musicale di maggior successo commerciale, con vendite complessive che superano il miliardo di copie.
Il disco di cui oggi parleremo è Rubber Soul, un LP a me particolarmente caro, oltre ad essere stato il mio primo acquisto. E' un album pubblicato nel 1965, quando il gruppo di Liverpool era al culmine della popolarità. È il primo disco dei Beatles a non riportare il nome del gruppo sulla copertina.
La classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi lo colloca al quinto posto.
Nella discografia dei Beatles, Rubber Soul è considerato uno degli album più curati sul piano tecnico e uno dei più innovativi dal punto di vista musicale e c’è chi vi ravvisa il raggiungimento della maturità artistica del gruppo. Ritenuto l’anello di raccordo fra la musica pop di Help! e lo sperimentalismo di Revolver, Rubber Soul rappresenta indiscutibilmente un salto di qualità nella produzione beatlesiana per la maggiore ricchezza e pienezza del suono ma anche perché i quattro di Liverpool cominciavano in quel periodo ad acquisire maggiore consapevolezza e coinvolgimento delle fasi tecniche di registrazione e di missaggio.
L'album fu registrato nell'autunno del 1965 in sole quattro settimane, al termine di un tour negli Stati Uniti con la storica esibizione allo Shea Stadium di New York. A soli quattro mesi dall'uscita di Help! fu pubblicato nel Regno Unito, il 3 dicembre, contemporaneamente al singolo We Can Work It Out / Day Tripper, facendo ottenere così al gruppo, per il terzo anno consecutivo, il primo posto nella classifica delle vendite di dischi sia a 33 che a 45 giri. Paul contribuì a rendere il suono più pieno e ricco sostituendo in studio di registrazione il fidato Höfner, che avrebbe continuato a utilizzare nelle esibizioni dal vivo, con un basso Rickenbacker.
Per Rubber Soul furono utilizzate tecniche di registrazione innovative, poi evolutesi nelle moderne forme di missaggio elettronico e digitale.
Il fenomeno della beatlemania nel 1965 stava già iniziando a mostrare la corda e i Beatles erano davanti al bivio se continuare con canzoni dai contenuti adolescenziali (ma con il rischio di essere surclassati entro poco tempo) o evolvere verso sonorità più mature, tralasciando i contenuti precedenti. L'operazione era stata tentata talvolta senza successo da molti altri complessi prima e dopo di loro, ma i Beatles con Rubber Soul grazie a una serie di splendide canzoni, riuscirono egregiamente nell'intento. L'album, infatti, è spesso indicato come l'opera nella quale le tipiche sonorità beat frizzanti dei primi Beatles cominciarono ad evolversi nel pop rock eclettico della loro maturità. Anche nei testi avviene una trasformazione, dalla monotematicità dei lavori beatlesiani precedenti, incentrati sul tema quasi esclusivo dell'amore romantico-adolescenziale, si passa a una varietà lirica in cui cominciano ad apparire temi meno stereotipati quali il sesso, le avventure extraconiugali, la nostalgia della giovinezza ecc.
Questo arricchimento tematico rappresentò uno stadio della maturazione artistica del gruppo e allo stesso tempo una necessità indotta dall'evoluzione del panorama musicale del rock.

Tracce
1.Drive My Car
2.Norwegian Wood (This Bird Has Flown)
3.You Won't See Me
4.Nowhere Man
5.Think For Yourself
6.The Word
7.Michelle
8.What Goes On
9.Girl
10.I'm Looking Through You
11.In My Life
12.Wait
13.If I Needed Someone
14.Run For Your Life